Basta morti in mare

Esponenti evangelici lanciano una petizione per il ripristino del diritto internazionale

16 agosto 2018  |  Gaëlle Courtens

Basta con l’indifferenza nei confronti di chi è in cerca di protezione! Sì a politiche migratorie umane! Queste, in breve, le rivendicazioni di una petizione che in poco più di un mese ha già raccolto 100'000 adesioni in tutta Europa. Lanciata da tre membri del Comitato del “Kirchentag” tedesco - l’evento biennale della Chiesa evangelica in Germania (EKD) - è intitolata “Politiche migratorie in Europa: prima muore il diritto, poi muore l'umanità”.

Petizione alle chiese e ai governi europei
“Non soccorrere naufraghi è contrario al diritto internazionale", si legge nel testo della petizione, che così continua: "È irresponsabile detenere persone per mesi dentro dei lager, pagare altri Stati per impedire l’arrivo di rifugiati e dichiarare come ‘sicuri’ paesi di origine degli stessi”.
Primi firmatari sono tre membri della presidenza del “Kirchentag” evangelico, l’eurodeputato Sven Giegold, la scrittrice Beatrice von Weizsäcker e lo storico Ansgar Gilster, che non hanno dubbi: in Europa servono politiche migratorie che siano “cristiane, solidali e basate sui diritti umani”. E aggiungono: “Come cristiani e come cittadini chiediamo ai governi dell’Unione europea di non mettere ulteriormente a repentaglio la protezione dei rifugiati. Dalle chiese in Europa ci aspettiamo l’incondizionata difesa della dignità umana, a prescindere dalle agende politiche dei singoli paesi”.

Manfred Rekowski

Il sostegno della EKD
Tra i firmatari anche il pastore Manfred Rekowski, responsabile della Commissione migrazione e integrazione della EKD, che a metà luglio si era recato a Malta per incontrare l’equipaggio della ONG tedesca di salvataggio in mare “Sea-Watch 3”, nonché i piloti della svizzera “Humanitarian Pilots Initiative”. Quest’ultima, operativa dal 2016 nel Mediterraneo centrale con il velivolo di ricognizione “Moonbird”, riceve infatti il generoso sostegno dell’EKD. Le due ONG sono da settimane bloccate sull’isola, interdette dalle autorità maltesi a proseguire le loro attività.

Quel che succede è uno scandalo
“Proprio ora, mentre alle navi civili di soccorso viene sistematicamente impedito di aiutare, sarebbe necessario osservare dall’aria cosa succede in quel tratto del Mediterraneo", ha detto a proposito il pastore Rekowski, che è anche presidente della Chiesa evangelica della Renania (EKiR). "Non muoiono meno persone in mare solo perché non c’è più chi documenta i naufragi. Quel che sta succedendo nell’Unione europea è uno scandalo”.

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