Ortodossi ucraini si staccheranno da Mosca?

La chiesa ortodossa è in attesa di una decisione storica riguardante l'Ucraina

30 agosto 2018

(ve) Gli ortodossi a Mosca e a Kiev si preparano a quella che potrebbe essere una decisione storica: l'Ucraina potrebbe presto vedere la sua chiesa ortodossa autoproclamata riconosciuta dal patriarcato di Costantinopoli e affrancarsi così dalla tutela religiosa russa, un'eventualità che a Mosca vedono come una "catastrofe".

Tensioni tra Kiev e Mosca
Gli ortodossi in Ucraina sono divisi: molti appartengono alla chiesa che è legata al patriarcato di Mosca, altri sono fedeli al patriarcato di Kiev, autoproclamato dopo l'indipendenza del paese nel 1992 e che fino a oggi non è riconosciuto da nessuna chiesa ortodossa al mondo.
Sarà il patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, la cui sede si trova a Istanbul, "primo inter pares" tra i patriarchi ortodossi, a stabilire quale debba essere il futuro religioso dell'Ucraina. Il patriarcato di Kiev ha rivolto a Bartolomeo una richiesta ufficiale di riconoscimento, sostenuta dai deputati ucraini e dallo stesso presidente Petro Poroschenko.
Se Bartolomeo dovesse approvare la richiesta di indipendenza di Kiev, "nessuno sa che conseguenze pratiche potrebbe avere una simile decisione", e in particolare quante chiese e monasteri potrebbe perdere il patriarcato di Mosca a favore di quello di Kiev, commenta l'esperto indipendente russo Andreï Denitski.

La contrarietà di Kirill
La Russia e l'Ucraina sono ai ferri corti da quando, nell'inverno 2014, a Kiev si è installato un governo filo-occidentale. Subito dopo c'è stata l'occupazione della Crimea da parte della Russia ed è iniziato un conflitto con i separatisti filo-russi, nell'est del paese, che fino a oggi ha fatto oltre 10'000 morti. Questi avvenimenti hanno esacerbato le tensioni tra le due correnti ortodosse in Ucraina e hanno spinto molte persone a distanziarsi dal patriarcato di Mosca.

Ucraina, una guerra ai confini d'Europa (Segni dei Tempi RSI La1)

catastrofe" nel mondo ortodosso, ha avvertito il patriarca russo Kirill, il quale venerdì 31 agosto si recherà in Turchia per tentare di convincere Bartolomeo a non riconoscere la chiesa ortodossa di Kiev. Mentre il patriarcato di Costantinopoli è il più antico, quello di Mosca conta il maggior numero di fedeli e di parrocchie. Per il patriarcato moscovita, la perdita della sua influenza in Ucraina costituirebbe un duro colpo al suo prestigio all'interno del mondo ortodosso.

A breve la decisione?
La visita di Kirill a Istanbul - che alcuni commentatori affermano potrebbe anche venir cancellata all'ultimo momento - si inserirebbe in un programma sinodale intenso presso il Fanar, la sede di Bartolomeo nella metropoli turca. Il 1. settembre avrà luogo l’assemblea plenaria, per esaminare le richieste di autocefalia di Macedonia e Ucraina, ma anche per valutare le posizioni dei russi. (Paolo Tognina)

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