Armi svizzere a paesi in guerra

Netta decisione della Commissione per la politica di sicurezza degli Stati

30 agosto 2018

(ve) La Commissione per la politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (camera alta del parlamento elvetico) ha approvato l'allentamento delle norme sull'esportazione di armi verso paesi nei quali è in corso una guerra civile. Il voto è stato netto, nove commissari hanno votato a favore e quattro hanno espresso parere contrario. In precedenza anche il Consiglio Federale e la Commissione per la politica di sicurezza del Consiglio nazionale si erano espressi per l'allentamento delle norme.
La nuova ordinanza sul materiale bellico è molto discussa e al suo annuncio aveva suscitato l'indignazione nelle file della sinistra. Alcuni esponenti avevano accusato il governo di inchinarsi all'industria delle armi. A nulla sono valse pure le proteste di varie organizzazioni della società civile, come anche l'appello di oltre 150 pastori evangelici zurighesi.
La Commissione della politica di sicurezza del Nazionale si è dal canto suo detta favorevole alle modifiche, in particolare per preservare l'industria bellica elvetica, la quale patisce al momento una diminuzione delle vendite.

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