Cristiani per la pace in Corea

Leader ecclesiastici delle due Coree lanciano un appello a perseguire la pace e a revocare le sanzioni contro la Corea del Nord

20 luglio 2018

(ve/wcc) Un incontro storico di due giorni che ha coinvolto leader religiosi del nord e del sud della penisola coreana si è concluso a Ginevra con il Forum ecumenico per la pace, la riunificazione e la cooperazione allo sviluppo nella penisola coreana (EFK) che ha lanciato un appello a “cercare la pace e a perseguirla”.

Stop alle sanzioni economiche
“Al fine di migliorare il contesto politico per la realizzazione degli impegni assunti al vertice di Panmunjom e al successivo vertice RPDC-USA di Singapore invitiamo tutti i paesi a trattenersi dallo scontro e dalla militarizzazione nella regione”, ha affermato l’EFK, lo scorso 23 giugno, nella sua dichiarazione al termine dell’incontro.
“Inoltre, al fine di rimuovere gli ostacoli alla cooperazione allo sviluppo nello spirito della dichiarazione di Panmunjom, chiediamo che le sanzioni economiche contro la RPDC (Repubblica Popolare Democratica di Corea) vengano revocate immediatamente”, ha aggiunto l’EFK.
Membri della Federazione cristiana coreana (KCF) della RPDC e del Consiglio nazionale delle Chiese in Corea (NCCK), dalla Repubblica di Corea, si sono seduti allo stesso tavolo nel corso dell’incontro.
“In particolare celebriamo e affermiamo la dichiarazione di Panmunjom come espressione trasformativa della leadership intercoreana per la pace, la prosperità e la riunificazione del popolo coreano diviso”, ha dichiarato l’EFK.

Processo di pace di Panmunjom
“Ci impegniamo per il ‘processo di Panmunjom’, una nuova fase nella storia dell’impegno ecumenico per la pace e la riunificazione della penisola coreana, che raccoglie l’eredità del ‘processo di Tozanso’ e si basa su di esso nel quadro della dichiarazione di Panmunjom”, hanno detto i partecipanti all'incontro. La dichiarazione ha lanciato un appello a tutte le chiese e a tutte le persone di buona volontà nel mondo intero a unirsi all’EFK nei suoi sforzi volti a realizzare gli obiettivi della dichiarazione di Panmunjom.
“Estendiamo un invito a tutte le chiese e le organizzazioni ecumeniche a prendere in considerazione la possibilità di partecipare a future discussioni, iniziative e riunioni dell’EFK al fine di promuovere una rafforzata solidarietà ecumenica e il sostegno al popolo della Corea nella realizzazione delle sue speranze di coesistenza pacifica, riunificazione, sviluppo e coprosperità”, hanno aggiunto.
L’EFK ha previsto e proposto che il prossimo incontro assuma la forma di una convocazione per la pace nella penisola coreana.

La Dichiarazione di Panmunjom per la pace, la prosperità e l’unificazione della penisola coreana è stata adottata dalla Corea del Nord e dalla Corea del Sud il 27 aprile durante il vertice intercoreano del 2018.
L’EFK si è riunito nella città svizzera il 22 e il 23 giugno, nell’anno in cui ricorre il 70. anniversario del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), che ha convocato l’incontro il giorno dopo che papa Francesco ha visitato il Consiglio e ha incontrato i rappresentanti delle due Coree presso il Centro ecumenico. (trad. it. G. M. Schmitt; adat. P. Tognina)

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