L'Europa e l'Ungheria di Viktor Orban

Incoraggiato dai risultati delle elezioni Orban respinge l’Europa

29 aprile 2018  |  Jean-Noel de Bouillane de Lacoste

Nominato per la prima volta primo ministro nel 1998 (fino al 2002), poi di nuovo in seguito alle elezioni del 2010 e del 2014, l’uomo forte dell’Ungheria, Viktor Orban, ha consolidato il suo potere alle elezioni legislative dell’8 aprile. Il suo partito, il FIDESZ, ha ottenuto il 48,8% dei voti, risultato che gli ha assicurato la maggioranza assoluta in Parlamento. Se si considera che l’affluenza alle urne è stata vicina al 70%, la popolarità di Orban è oggi innegabile e gli lascia una grande libertà d’azione.

Supremazia cristiana
Questa popolarità si basa su nozioni che la maggior parte degli altri Stati europei rifiuta. A sentirlo, l’Ungheria è un paese cristiano in cui non v’è posto per altre religioni. Nel suo discorso la sera delle elezioni Orban ha ringraziato gli elettori “di aver pregato per lui”. La sua campagna ha denunciato con veemenza il pericolo islamico che, secondo lui, i migranti rappresentano per l’Europa, posizione che l’ha portato a respingere le quote di migranti proposte da Bruxelles e a innalzare chilometri di barriere ai confini meridionali del paese. Il suo antisemitismo ha trovato conferma nell’ostilità dichiarata nei confronti di Georges Soros, finanziere ebreo ungherese di fama internazionale, sospettato dal governo ungherese di finanziare l’immigrazione.

Budapest, città dai due volti (video Segni dei Tempi RSI La1)

L’assenza di un’opposizione credibile, tanto nell’estrema destra (lo Jobbik ha ottenuto soltanto il 19,6% dei voti) quanto a sinistra dove i socialisti non hanno superato il 12,3%, ha contribuito alla vittoria del FIDESZ, nella quale i giornali di tutto il mondo hanno visto un nuovo duro colpo inferto all’Unione europea. Tanto più che Orban ha annunciato l’intenzione di riformare la Costituzione in senso meno liberale e di avvicinarsi a governi con la stessa tendenza, austriaco e polacco in particolare, che desiderano “preservare la sovranità” nei confronti dell’UE.

Che risposta darà l'Europa?
Ma il FIDESZ è membro del Partito popolare europeo, principale forza di sostegno delle istituzioni di Bruxelles. Ci si augura che i suoi partner, i grandi partiti conservatori e cristiano-democratici europei, non esitino a richiamare Orban al rispetto dei valori della democrazia. (da Réforme; trad. it. G. M. Schmitt)

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