Troppa politica nei sermoni?

Il caporedattore del quotidiano tedesco Die Welt apre il dibattito in Germania

10 gennaio 2018

“Chi parteciperà ancora di sua spontanea volontà a un culto di mezzanotte se dopo il sermone avrà l’impressione di aver passato la serata tra i giovani socialisti?”, ha twittato il caporedattore di “Die Welt” alla vigilia di Natale. "Il primo posto, nei culti", ha ricordato il giornalista, "deve essere occupato dalla teologia". Il dibattito imperversa nelle reti sociali.

Batti e ribatti
I tweet di Ulf Poschardt, caporedattore del quotidiano tedesco “Die Welt”, che ha criticato duramente le predicazioni politiche, hanno innescato un dibattito sul contenuto dei sermoni pronunciati a Natale, ma non solo, nelle chiese tedesche. Rispondendo al giornalista, diversi esponenti delle chiese cattolica e protestante in Germania hanno affermato che le predicazioni di Natale non hanno affatto una connotazione eccessivamente politica.

Ulf Poschardt

Troppa politica
Ulf Poschardt ha affermato di avere da tempo la sensazione che le chiese siano diventate troppo politiche. “I Kirchentag protestanti sono spesso a malapena distinguibili dai congressi del partito ecologista”, ha detto. L’istituzione religiosa ha frequentemente esercitato un’influenza sulla vita democratica. “In Germania la politica è troppo vicina a una religione secolarizzata”. Lo stretto rapporto tra chiesa e politica è “al contempo una benedizione e una maledizione, e questo sin dai tempi di Lutero”. L’esigenza etica del protestantesimo ha favorito allo stesso tempo la prosperità tedesca e una “inquisizione morale permanente”.

Kirchentag a Berlino (Segni dei Tempi RSI La1)

Kirchentag Segni dei Tempi RSI La1

Giornalista contro pastore
Il pastore Steffen Reiche, la cui predica aveva suscitato le critiche del giornalista, si è nel frattempo difeso. Molti suoi fedeli gli sono riconoscenti per la “chiarezza delle sue parole”, ha detto a “Christ und Welt”. “A volte mi esprimo come un pastore piuttosto conservatore, altre volte come un progressista. Nel nostro dialogo con l’islam, per esempio, dobbiamo mostrarci onesti, affrontare anche le questioni delicate e smetterla di nascondere continuamente i problemi sotto il tappeto, come fanno attualmente molti responsabili religiosi”, ha affermato Steffen Reiche, che ha fatto parte del Bundestag come deputato dell’SPD e da quattro anni è pastore del quartiere di Berlino Nikolassee.

Steffen Reiche

Le Chiese non sono diventate vuote di contenuto, ma “vuote nel loro modo di predicare”, prosegue il pastore Reiche. La “verbosità” di molti pastori non aiuta affatto le persone nella loro vita quotidiana. “La Chiesa non dovrebbe fare politica. Ma quando un sermone non ha alcun impatto sulla vita della città, allora non rappresenta nemmeno il messaggio di Gesù”, conclude. (EPD/Protestinter)

Temi correlati

cristianesimo politica

Articoli correlati