La preoccupazione delle chiese francesi

Emmanuel Macron è considerato il favorito nella corsa alla presidenza in Francia, ma una vittoria di Marine Le Pen del Front National rimane plausibile. Le chiese protestanti mettono in guardia nei suoi confronti

02 maggio 2017

(Christa Amstutz) L'esito di un'elezione presidenziale in Francia non è mai stato così incerto. Il classico sistema con il Partito socialista a sinistra e i Repubblicani a destra vacilla, la fiducia nella politica è già da tempo al minimo. Tra il sorprendente esordiente Emmanuel Macron, liberista, del movimento “En Marche!” e la leader del partito di estrema destra Front National, Marine Le Pen, chi uscirà vincitore dal ballottaggio di domenica prossima?

Contro l'apatia politica
“Avere Le Pen come presidente sarebbe catastrofico”, afferma Jean-Paul Willaime, sociologo e presidente del Consiglio di amministrazione del settimanale protestante “Réforme”. È vero che molti segnali indicano che non ce la farà, ma ciò che Willaime teme - alla luce del diffuso disinteresse per la politica - è una bassa partecipazione al voto.
Le chiese protestanti sono fortemente impegnate nelle elezioni presidenziali. I loro responsabili fanno sentire continuamente la loro voce, senza raccomandare candidati o partiti, ma dicendo con estrema chiarezza chi non deve in alcun caso essere votato: Marine Le Pen. “La politica del Front National è inconciliabile con i valori del Vangelo”, afferma François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia. Il partito fomenta paure e razzismo.

Marine Le Pen

Il cattolico devoto
Nonostante l'impegno delle leadership ecclesiastiche, anche cattoliche, è chiaro che tra i fedeli ci sono sostenitori del Front National. Clavairoly stima che tra i protestanti questi siano in minoranza, ma è altresì consapevole che “nessuna confessione è immune dalla tentazione della ricetta facile della destra populista”. Un sondaggio del periodico “Réforme” prima delle ultime elezioni presidenziali francesi, nel 2012, rivelava che la percentuale di votanti del Front National tra i protestanti era inferiore rispetto alla media, ma era aumentata rispetto al 2007.
Nel complesso il sociologo Willaime giunse allora alla conclusione che i cattolici e tra i protestanti soprattutto gli evangelicali votano più spesso a destra rispetto alla media della popolazione. Anche adesso negli ambienti ecclesiali conservatori il grande favorito era il repubblicano François Fillon, finché non è inciampato nelle attività fittizie dei suoi familiari. Fillon aveva dichiarato di essere un cattolico praticante, una peculiarità nella Francia intransigentemente laicista. E aveva risvegliato la speranza in un futuro in cui la chiesa cattolica avesse ancora voce in capitolo.

Emmanuel Macron

Importanti opere sociali
In campagna elettorale colpisce come i protestanti, pur costituendo a malapena il tre per cento della popolazione francese, siano invece molto presenti nella vita pubblica. “Il protestantesimo viene percepito come qualcosa di moderno e di socialmente impegnato”, spiega Jean-Paul Willaime. Sono soprattutto le opere sociali della chiesa a godere di grande rispetto. Queste, in occasione dell'anniversario della Riforma e analogamente a Lutero, hanno pubblicato “95 tesi sociali”. Perché c'è molto da fare nel Paese, come indica anche il successo del Front National.
Il presidente della Federazione delle Chiese François Clavairoly afferma: “Se Marine Le Pen diventerà presidente, dovremo mobilitare tutte le nostre forze”. Sarebbe allora tanto più necessario impegnarsi per una politica umana e solidale.

Il protestantesimo viene percepito come qualcosa di moderno e di socialmente impegnato

I protestanti in Francia
La Federazione protestante di Francia, la Fédération protestante de france (FPF), riunisce luterani e riformati, ma anche metodisti, battisti e molte altre Chiese evangeliche. L'FPF rappresenta due terzi dei protestanti dell'Esagono. (da reformiert.; trad. it. G. M. Schmitt; adat. P. Tognina)

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